Il mutuo

Il mutuo è un particolare finanziamento concesso dalle banche o dalle finanziarie per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di unità immobiliari in genere, come case, capannoni industriali ecc. In linea generale si può dire che a tale pratica ricorrono coloro che intendono e possono effettuare investimenti di media-lunga durata. Il mutuo infatti, a differenza di altre operazioni bancarie, presuppone sempre una forte esposizione economica da parte del contraente, il quale deve essere in grado di dimostrare non solo di poter restituire il denaro ricevuto in prestito, ma soprattutto di poter sostenere tale debito per un periodo di tempo considerevole.

Il mercato attuale propone mutui differenziati per tasso e durata, ma è quasi del tutto omogeneo nella richiesta delle garanzie personali che, nella maggior parte dei casi, devono riuscire a coprire più del 100% dell’importo anticipato dalla banca. A fronte di queste richieste, esiste l’effettiva possibilità di ricevere il denaro in tempi molto brevi, avendo in tal modo la certezza di poter concludere una determinata operazione economica.

Non sfuggono a queste regole generali i mutui contratti per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione principale; la così detta “prima casa”. In questo caso è previsto però un netto calo degli interessi richiesti dalle banche e modalità di erogazione che giungono a conclusione entro breve tempo.

Il costo di un mutuo è determinato dagli interessi applicati dalla banca. I piani d’offerta sono caratterizzati da tre tipologie base:

  • Mutuo a tasso fisso.
    Il tasso, normalmente più elevato di quello variabile, rimane invariato nel tempo e le rate sono costanti e sempre uguali. Non ci sono sorprese, non ci sono variazioni e, per chi ha entrate sempre uguali e costanti, è facile fare previsioni e mantenere la situazione sotto controllo.
  • Mutuo a tasso variabile.
    Prevede costi minori, ma le rate variano e seguono l’andamento di uno specifico indice (oggi quasi esclusivamente l’EURIBOR); questo è il tasso applicato, in Europa, per il prestito tra banche, pubblicato quotidianamente dal “Sole 24 Ore”. In breve, in caso di diminuzione o aumento degli indici, diminuisce o aumenta anche il tasso d’interesse e quindi la rata. Il calcolo della rata avviene in occasione delle revisioni contrattuali previste, di norma, ogni 3,6 o 12 mesi.
  • Mutuo a tasso misto.
    Rappresenta la commistione delle due tipologie descritte. Si stabilisce che il tasso di interesse debba esser calcolato in percentuali diverse (che possono essere concordate); ad es.: il 60% a tasso fisso, il 40% a tasso variabile. In questo modo si renderanno gli interessi meno gravosi e, al tempo stesso, non troppo sensibili all’andamento degli indici di mercato.